Startup look-up! Innovazione made in Italy per la domotica del futuro

Home automation ed “Internet of Things” sono una delle più dinamiche avanguardie dell’innovazione. Segnali importanti sono stati l’acquisizione di Nest da parte di Google e l’affermarsi di startup ed outsider innovativi. Aziende che stanno definendo le nuove prospettive del mercato sia in USA (con startup come Revolv, SmartThings, ThinkEco ed altri) che in Europa (con BrightUp ed altri best player di cui avremo notizie su Startup look-up! nei prossimi post).

Tra le più interessanti realtà europee sicuramente non poteva mancare un contributo italiano. La crisi morde e la situazione critica del paese ne accentua gli effetti, ma diverse PMI orientate all’export sono eccellenze interessanti, che hanno saputo investire nello sviluppo dei mercati esteri e, ove possibile, nell’innovazione o nella diversificazione dei canali di marketing (con l’approccio al contract ad esempio).

Per le nuove realtà imprenditoriali cominciano a vedersi, seppur in ritardo, ottimi esempi di attori, istituzioni, fondi di venture capital, incubatori et similia che stanno mettendo in campo sforzi efficaci molto professionali per migliorare l’ecosistema di sviluppo delle startup italiane (una selezione accurata e aggiornata è pubblicamente disponibile nella lista Twitter startup del blog).

In questo scenario promettente e in continua evoluzione si colloca Unixmedia. Azienda made in Italy che ha sviluppato Domotika: un sistema di home automation che fa di semplicità, integrazione ed efficienza i propri punti di forza. Domotika è basato al 100% sul protocollo IP e la rete Ethernet (la base comunicativa di internet, ciò che state utilizzando per leggere questo articolo), consentendo quindi di affrancarsi “dalle limitazioni imposte dalle logiche produttive delle grandi multinazionali” e garantire la piena compatibilità presente e futura con tutti i dispositivi elettronici senza complicate implementazioni.

Abbiamo intervistato Franco Lanza (R&D) che ci ha raccontato i retroscena e gli aspetti più interessanti di Unixmedia.

Come nasce l’idea di Unixmedia e la scommessa di investire nello sviluppo di una nuova tecnologia per l’home automation?

L’idea di Unixmedia nasce prima di tutto da un’esigenza personale. Alcuni anni fa io e i miei attuali soci eravamo in procinto di costruire casa, ed essendo tutti giovani tecnofili e professionisti in campo IT, abbiamo iniziato a guardarci attorno per costruire gli impianti domotici che ci promettevano sarebbero divenuti realta’ nei film di fantascienza di fine anni 80/ inizi anni 90. Delusi da quel che era presente sul mercato, sia in termini di costi ma soprattutto in termini di tecnologia, avendone le competenze abbiamo deciso di unire le forze e costruire il nostro sistema domotico da zero. Una volta pronto il prototipo, ci siamo resi conto che probabilmente la fuori molte altre persone come noi cercavano qualcosa di diverso, e abbiamo quindi deciso di produrlo professionalmente e commercializzarlo.

Una delle possibili applicazioni di Domotika - lighting design

Una delle possibili applicazioni di Domotika – lighting design

Qual è il valore aggiunto di Unixmedia? Perchè vi definite una startup atipica?

L’utilizzo esclusivo di tecnologie libere ed open source, la forte impronta informatica, l’occhio di riguardo alla sicurezza e alla privacy e non ultimo l’utilizzo della rete piu’ diffusa al mondo ( ethernet/IP ) al posto degli obsoleti bus seriali sono il nostro punto di forza.

Siamo atipici perche’ non stiamo creando un’azienda che diventi un prodotto da vendere a qualche multinazionale. Stiamo creando un’azienda che produce prodotti reali autofinanziandosi. E anche perche’ oramai non siamo piu’ ragazzini 🙂

Come si posiziona Unixmedia nel mercato? Qual è il vostro target, il vostro cliente-tipo? Quale la vostra strategia di business development estero, considerata ormai una necessità soprattutto per le aziende italiane sia in fase di startup che in consolidamento?

Unixmedia si posiziona come azienda produttrice a forte inclinazione europea (tutto il nostro software e’ rilasciato pubblicamente con licenze libere), il nostro target spazia dal tech geek (lo “smanettone”!) all’installatore, dall’architetto all’azienda edile.

Per l’estero stiamo lavorando su due fronti, da un lato creando una rete distributiva piu’ classica attraverso partnership con installatori esteri o italiani ben inseriti in circuiti stranieri, e produttori che desiderano integrare la loro linea di prodotti con il nostro sistema. Contemporaneamente lavoriamo a stretto contatto con la comunita’ open source in particolar modo legati al mondo delle schede prototipali, cercando cosi’ di penetrare il mercato dei cosiddetti tech geek, che poi spesso si rivelano professionisti dei piu’ svariati campi.

Componenti di Domotika

Componenti di Domotika

Uno dei segmenti più interessanti nel settore è sicuramente il contract chiavi in mano, principalmente per progetti integrati di hotel e complessi residenziali. Nel caso dell’hotel e dell’hospitality la domotica svela la possibilità di personalizzare e rendere unica la “hotel experience” come molti designer auspicano da tempo (Karim Rashid, Carlo Colombo, e molti altri). Come vedete il vostro prodotto ed il vostro potenziale nel settore contract?

Le caratteristiche dei nostri sistemi sono assolutamente perfette per il settore dell’impiantistica integrata tutto compreso. Il forte utilizzo di protocolli e sistemi standard e liberi permette una fortissima integrabilita’ e la possibilita’ di operare livelli di personalizzazione assolutamente impossibili con le soluzioni di tipo proprietario/chiuse. Gia’ oggi stiamo collaborando con alcuni progettisti e installatori per la realizzazione di impianti in alcuni alberghi, soprattutto nel mondo arabo, dove i nostri sistemi verranno utilizzati per tutto, dalla gestione “classica” delle automazioni fintanto al controllo e gestione di acquari e altri sistemi meno “classici” in ambito domotico.

Raccontateci i risultati più incoraggianti che avete ottenuto dall’inizio della vostra avventura imprenditoriale e le difficoltà maggiori che avete incontrato nel lancio del prodotto.

Sicuramente i risultati piu’ incoraggianti li abbiamo ottenuti dall’uso giorno per giorno dei nostri sistemi nelle nostre case: non ne potremmo piu’ fare a meno noi stessi! Poi ovviamente vedere i nostri clienti soddisfatti e l’interesse attorno ai nostri prodotti crescere sempre piu’ nonostante la crisi non puo’ che incoraggiarci a proseguire con sempre maggior entusiasmo!

Le difficoltà maggiori, puo’ sembrare forse strano, non sono venute dalla seppur intensa crisi del mercato edile da cui noi in parte dipendiamo, ma soprattutto dalla burocrazia e dal difficilissimo accesso al credito bancario, oltre che dalla iniziale diffidenza in una piccola azienda sconosciuta che era prevedibile e prevista da parte dei primi installatori che hanno “scommesso” su di noi ma che, dopo averci dato un’opportunita’, si sono trasformati nei nostri migliori promotori!

(NB l’immagine header in home page che rimanda questo articolo è la Stamp House in Australia, progettata da Charles Wright Architects. Maggiori info su Freshome)

Sognando le città e le abitazioni del futuro. In salsa fantascientifica.

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