Cina: la riscossa delle startup

Alcuni prodotti lanciati da Xiaomi nel 2015

Alcuni prodotti lanciati da Xiaomi nel 2015

Tutti sono concentrati su Xiaomi, la startup cinese che domina le cronache economiche dopo aver annunciato di aver venduto oltre 61 milioni di dispositivi nel 2014 a soli quattro anni dalla nascita, che nel 2015 sta muovendo i primi passi strategici per un’espansione internazionale nell’area del sud est asiatico, nel mercato indiano e in America Latina.

Eppure in Cina il vivaio delle startup non si limita alla success story di Xiaomi. Il governo centrale ha appena annunciato il lancio di un nuovo fondo di venture capital con oltre 40 miliardi di RMB di risorse finanziarie (circa sei miliardi e mezzo di dollari USA) destinato al seed funding delle nuove realtà imprenditoriali del paese. Una misura che si inserisce nel quadro delle riforme economiche cinesi che puntano, tra gli altri obiettivi, ad intensificare gli investimenti nel settore privato e a fornire supporto all’industria emergente, anche in vista di un effetto benefico per la crescita dell’economia in generale.

Sarà interessante valutarne l’impatto sul settore dell’Internet of Things. Un segmento che è ormai uno dei pilastri dell’innovazione tecnologica globale e che registra ritmi di crescita imponenti anche nel colosso asiatico. Secondo previsioni condivise, in Cina il settore IoT dovrebbe mantenere un tasso di crescita di oltre il 30% annuo dopo aver raggiunto quota 365 miliardi di RMB nel 2013. Eppure il dato più interessante è rappresentato dalla nascita di realtà imprenditoriali locali che stanno offrendo al mercato soluzioni e prodotti all’avanguardia destinati a dettare le tendenze dell’innovazione non solo in Cina. Al CES di Las Vegas abbiamo visto startup cinesi lanciare droni completamente nuovi, soluzioni innovative per il Wi-Fi ed il cloud computing, costringendo tutti gli osservatori a ripensare il concetto tradizionale di made in China.

Phantom web controlled home electronics

Phantom web controlled home electronics

Le startup più interessanti da tener d’occhio sono senza dubbio quelle del settore hardware, soprattutto concentrate sul segmento Internet of Things. Tra le molte realtà gli esempi principali sono, anche secondo osservatori di tutto rispetto, aziende come Broadlink, Aylan networks China, Phantom. La prima realizza soluzioni per la smart home nel segmento Wi-Fi e ha in catalogo dispositivi e servizi integrati con i prodotti Xiaomi come lo smart router. Ayla networks invece è la branch cinese di una startup americana che ha appena ottenuto finanziamenti ingenti per guidare l’approccio al mercato cinese con le proprie soluzioni rivolte al mercato HVAC. Soluzioni in grado di trasformare tecnologie HVAC tradizionali in dispositivi smart e integrati per una gestione intelligente e centralizzata dell’ambiente umano. Da ultimo la Phantom, che secondo rumors attendibili ha appena messo al sicuro importanti investimenti in venture capital, si concentra su prodotti per la sicurezza, sorveglianza remota e gestione dell’illuminazione.

E’ il momento di guardare con attenzione ai talenti cinesi e alle startup che si affacciano sul mercato. Non dimentichiamo che success story come Form Devices, la hardware startup fondata da un team di alumni della Apple (che abbiamo intervistato qualche settimana fa), hanno mosso i primi passi proprio dall’area di Shenzhen grazie a progetti rivoluzionari come il programma Haxlr8r: un acceleratore di startup che supporta gli imprenditori nella fase di transito verso la messa in produzione.

[questo post è la traduzione del mio articolo originale pubblicato su China Daily Mail]

Aylan connected home

Aylan connected home06

3 risposte a “Cina: la riscossa delle startup

  1. Peccato che molti pensano ancora che i Cinesi possano produrre solo “cinesate” … invece gli smartphone della Xiaomi li trovo molto superiori ad alcuni nomi più blasonati che però vengono considerati “ottimi” device…

    • Sono d’accordo. Tra l’altro l’espansione di Xiaomi nel Sud Est asiatico e in America Latina è solo l’inizio di un programma industriale che la vedrà affermarsi tra i big. Nell’home automation è interessante a mio avviso il ruolo crescente di acceleratori locali come Haxlr8r (che ha sfornato una delle più interessanti startup USA come Form Devices) e di aziende locali che investono nell’innovazione.

      • Spero che in un futuro non troppo lontano la Xiaomi decida di espandersi anche qui in Europa! 😀

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