ASEAN: aspettando la digital free trade zone

Nel 2017 il governo malese ha lanciato, insieme ad Alibaba, una zona di libero scambio digitale con un centro logistico a Kuala Lumpur ed un focus specifico sullo sviluppo del cross border e-commerce per le micro, piccole e medie imprese. Un passo importante, soprattutto considerando l’acquisizione da parte del colosso cinese della piattaforma e-commerce Lazada che registra numeri entusiasmanti nell’intera regione. Ad aprile di quest’anno poi, Alibaba ha annunciato la realizzazione in Thailandia di uno smart digital hub per supportare il corridoio economico orientale del paese negli sviluppi governativi.  Una mossa che ha preceduto di neanche un mese l’apertura di un nuovo data center in Indonesia allo scopo di sostenere i piani del governo locale che punta a creare entro il 2020 almeno mille startup tecnologiche.

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Frost & Sullivan fanno un confronto tra Cina, Sud Corea ed alcune delle economie digitali ASEAN più interessanti. Sono dati 2016 ma  spiegano alla grande i trend in corso

Movimenti importanti tra i big player, compresi JD.com e i colossi USA che stanno investendo in un’area vivace nel bel mezzo di enormi opportunità di business a causa della crescente classe media, dell’aumento inarrestabile della penetrazione di smartphone ed internet, con l’effetto di ampliare la platea dei consumatori digitali.

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Tokopedia, il big player indonesiano

Una piazza però che offre sfide non secondarie: i metodi di pagamento online ancora soggetti a frodi e simili, la mancanza di infrastrutture logistici efficienti ed in linea con gli standard elevati dell’e-commerce, e le complicazioni fiscali e doganali che rallentano di molto la possibilità di fare business in maniera integrata. Eppure le forze centripete non mancano, oltre all’attesa di una digital free trade zone degna di questo nome che investa le economie ASEAN: ad esempio la maggiore cooperazione economica si stima possa dare un boost non indifferente all’interscambio commerciale nell’area (nel paper sopra citato si stima un +60%) grazie alla riduzione delle barriere commerciali.

Un recente rapporto congiunto di Temasek Holdings + Google ha rivelato che l’economia di internet del sud-est asiatico potrebbe valere più di 240 miliardi di dollari entro il 2025, superando le precedenti stime di 200 miliardi di dollari, ed il principale driver è proprio l’e-commerce grazie al dinamismo che nel corso degli ultimi tre anni ha fatto registrare un valore GMV (gross merchandise value) di quasi undici miliardi di dollari destinato ad aumentare a 23 miliardi di dollari entro la fine di quest’anno. Se facciamo il confronto con i numeri del 2015 siamo su oltre il quadruplo, con un tasso di crescita impressionante.

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I protagonisti sono  i tre maggiori player di e-commerce nella regione: Lazada, Shopee e Tokopedia. Collettivamente, sono cresciuti più di sette volte dal 2015, eclissando gli altri nel settore, grazie all’ampiezza del catalogo, alla frequenza delle promozioni e al continuo miglioramento della user experience. Nella fisionomia dei consumatori il report evidenzia come siano determinanti alcune fasce chiave tra i millennial come young females o i fashionistas per una leadership importante tra le category della moda e della cosmetica. Lo sa bene Alibaba che, oltre all’acquisizione di Lazada, ha investito 1,1 miliardi di dollari nel principale operatore di e-commerce indonesiano rivale: Tokopedia.

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Source: The Asean Post

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Una panoramica dei player e-commerce, secondo Frost & Sullivan

[Header pic by Saketh Garuda on Unsplash]

 

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