L’e-commerce è uno dei canali di vendita in rapida affermazione e che impone alle aziende un’importante svolta strategica nella direzione di un marketing omni-channel in grado di servire il cliente con efficienza ed attenzione ai nuovi mezzi.

Store Lululemon
Eppure una delle tendenze che registrano consensi sempre maggiori, è proprio l’investimento di top player dell’economia digitale in punti vendita fisici brick and mortar adattati con efficacia alla strategia multicanale. Casi di successo sono ad esempio gli store della catena Lululemon: punti vendita tradizionali ma evoluti in veri e propri centri di aggregazione per la comunità. Oltre alla vendita di abbigliamento sportivo di alta fascia, Lululemon ospita nei propri punti vendita eventi centrati sulla community locale come il Run Club o i corsi di yoga in store. Una strategia vincente (nonostante le recenti performance poco incoraggianti del brand) nella scia di quanto dimostrato da colossi come Apple con il proprio network di store sul territorio, diventati una vetrina irrinunciabile per i propri prodotti e per l’interazione creativa con utenti fidelizzati ed entusiasti, oltre all’efficienza dell’assistenza post-vendita che è da sempre uno degli asset dell’azienda di Cupertino.
Anche Amazon investe risorse importanti nei punti vendita fisici: librerie, pop up stores ma anche location in cui mettere in vetrina e presentare al consumatore prodotti che esistono solo sugli scaffali virtuali, come il Kindle o Echo, per comunicare meglio le funzionalità dei prodotti e controllare con efficacia la presa del proprio brand sulla clientela.
Nel frattempo il quadro appare comunque molto frastagliato, soprattutto in Europa, con situazioni molto differenti tra i vari paesi membri. In basso un quadro delle maggiori economie europee e dell’andamento della quota di fatturato attraverso il canale e-commerce. UK sopra la media, e prestazione accettabile per Germania, Francia e Spagna, mentre l’Italia insegue a livelli ancora insoddisfacenti.

Quota del fatturato sul canale e-commerce: in rosso la media UE. Italia indietro, UK sopra la media, performance accettabile per Germania, Francia e Spagna.