Shanghai Securities News ha recentemente diffuso la notizia che la NASMG (National Administration of Surveying, Mapping and Geoinformation) maggiore autorità governativa di pianificazione urbana in Cina pubblicherà entro il primo quadrimestre di quest’anno le linee guida tecniche per i programmi nazionali di realizzazione delle smart city. Xu Deming, il presidente dell’organismo, ha confermato l’impatto dei progetti di urbanizzazione su oltre 300 nuclei urbani in vari livelli dimensionali.
Un ulteriore sprone ad uno dei progetti di urbanizzazione più ambiziosi e a larga scala del pianeta, considerato di prioritaria rilevanza nei programmi di sviluppo del paese condivisi dalle autorità governative cinesi.
L’urbanizzazione ha rappresentato infatti uno dei maggiori fattori di traino della fenomenale crescita economica cinese e della sua rapida industrializzazione negli ultimi trent’anni, fornendo un bacino inesauribile di nuova forza lavoro e nuovi consumatori. Se negli anni ’80 oltre l’80% dei cinesi era composto da popolazione rurale, attualmente oltre la metà della popolazione vive nelle città e, secondo previsioni condivise, la popolazione urbana arriverà al 75% entro il 2030.
La Cina, oltre a diversi altri paesi in Asia e nel mondo, sta pertanto sperimentando la creazione di aree urbane sostenibili e all’avanguardia, mediante l’utilizzo massiccio di nuove tecnologie ed un ripensamento radicale del concetto di urbanizzazione. Un investimento completamente orientato alla crescita economica sostenibile, che punta su sistemi urbani a basse emissioni di Co2, edifici efficienti ed infrastrutture sensibili all’incidenza sui cambiamenti climatici. I primi esempi nel mondo sono rappresentati da Masdar City negli Emirati Arabi (Abu Dhabi) e PlanIT Valley in Portogallo, ma le autorità cinesi si sono imposte nel settore con il progetto (in collaborazione con il governo di Singapore) della Eco-city di Tianjin, che mira a diventare il progetto più ampio e strutturato al mondo. Un nucleo urbano di oltre 350.000 abitanti, della dimensione pari alla metà dell’isola di Manhattan, con un contesto green a basse emissioni ed impatto ambientale limitato, ed un’elevata integrazione con soluzioni hi-tech all’avanguardia: come un sistema pneumatico di gestione dei rifiuti urbani, veicoli elettrici a guida automatizzata, edifici residenziali ad alta domotica, ed altri interessanti aspetti riportati anche in un dettagliato articolo di Gaia Vince della BBC.
La Cina è dunque il mercato leader per la realizzazione dei nuclei urbani del futuro, con ottime opportunità d’affari sia per le aziende locali in grado di produrre la tecnologia necessaria, sia per aziende straniere interessate ad un investimento in grado di trainare sia il proprio dipartimento R&D che aprire prospettive a lungo termine di partnership e governance dei nuclei urbani, come evidenziato da operatori del settore come Mr. Wang Jinhong della Beiming Software Co Ltd:
Enterprises used to produce something and deliver it to the client and get paid. But smart city enables enterprises to lead a new business model. Once a smart city is built, firms could participate in the governance of cities, they become a supplementary part to the government. Instead of being paid once for all, the profits would continue to flow in.
La chiave del business risiede senza dubbio nel carattere integrato dei progetti: non si tratta più di un classico progetto di costruzione edilizia, ma si richiede l’impegno di un’ampia varietà di settori industriali, dove la localizzazione è un determinante fattore di successo. La cooperazione con le aziende locali consentirà infatti di comprendere a fondo le esigenze specifiche e le caratteristiche territoriali delle città cinesi.